Dermatite atopica nel bambino

Dermatite atopica nel bambino

La dermatite atopica è la malattia della pelle più comune nei bambini: circa il 10-20% dei bambini in Italia e nell’Europa occidentale ne è affetto.

Chiamata anche eczema, è una malattia infiammatoria cronica e recidivante della pelle che si associa a prurito e rischio aumentato di infezioni della cute.

La dermatite atopica insorge per lo più attorno al terzo mese di vita con lesioni al volto,  alle mani, al dorso dei piedi e alla superficie estensoria degli arti.  Alcuni bambini vanno incontro a guarigione tra il secondo e il terzo anno di vita, mentre altri rimangono sintomatici per periodi più lunghi e in questi vengono interessate principalmente altre sedi corporee, come le pieghe delle braccia e delle gambe e il collo, zone che rimangono interessate assieme a mani e piedi anche nell’adulto.

 

Perché si sviluppa la dermatite atopica nel bambino

La pelle sana è formata da cellule (mattoni) e da grassi ceramidi (malta) che le tengono insieme. Questa struttura, come un vero e proprio muro, separa il nostro organismo dall’ambiente esterno. Consente così alla pelle di funzionare come una vera e propria barriera che evita all’acqua di uscire il che impedisce a batteri, funghi e ad allergeni di penetrare nel nostro organismo.

Nella dermatite atopica la cute ha poca malta (ceramidi) e pertanto esercita un effetto barriera ridotto. Tende quindi a seccarsi perché trattiene meno acqua e ad infettarsi perché batteri e funghi penetrano più facilmente. Anche gli allergeni possono passare attraverso la pelle con maggior facilità. Inoltre, anche nel soggetto non

allergico, il contatto con gli acari presenti nei nostri letti riduce ulteriormente l’effetto barriera della cute (facilita lo sgretolamento della malta) ed amplifica il problema

 

 

Pericolo che la dermatite atopica del bambino causi l’insorgenza di altre allergie

Spesso la Dermatite Atopica, tipica nel neonato a causa del

ridotto effetto barriera della sua cute, è la prima manifestazione

di quella che viene definita “marcia allergica” caratterizzata

dalla successiva comparsa di allergia, asma e rinite allergica.

 

Prevenire la dermatite atopica del neonato.

E’ importante cercare di prevenire la comparsa di dermatite atopica e questo è possibile.

Infatti, numerosi studi hanno documentato che è possibile dimezzare il rischio che un neonato sviluppi dermatite atopica ungendo, sin dai primi giorni di vita, la cute dello stesso con creme emollienti o con oli (girasole e/o vinaccioli dotati di proprietà calmanti, emollienti, idratantie antiossidanti) contenenti ceramidi naturali

(il cemento della pelle) e vitamina F (composta da acidi grassi essenziali quali acido linoleico Ω-6, acido linolenico Ω-3 e acido arachidonico).  Ungendo il neonato due volte al giorno per i primi  6-12 mesi di vita si potenzia l’effetto barriera della cute

(figura 3 ) e ciò può avere un’importanza strategica nell’evitare anche la futura insorgenza di allergia ad alimenti, inalanti e altre manifestazioni quali asma e rinite.

 

Come curare la dermatite atopica del bambino.

Il bambino con eczema deve essere curato regolarmente anche quando la cute sembra essere sana. Seguendo questa semplice strategia in 4 fasi è possibile:

1-ridurre il prurito e l’infiammazione,

2-limitare le infezioni cutanee,

3-diminuire l’impiego del cortisone,

4-prevenire l’aggravamento dell’allergia.

Fase 1: fare il bagno è importante, ma si deve sapere come questo va fatto. Si aggiungono all’acqua cristalli di cloruro di magnesio, cloruro di sodio, magnesio solfato, urea e allantoina che hanno un effetto idratante e riparatore. il bambino deve restare in ammollo per 10-15 minuti.

Fase 2: detergente. Si usano detergenti liquidi o oli a pH 5,5 e quindi leggermente acidi, come quello della cute, contenenti emollienti che impediscono l’irritazione cutanea e la sua secchezza.

Fase 3: si applicano creme emollienti/ricostruttive che contengono Ceramide 3, Lipidi Essenziali, Colesterolo, Acido Jaluronico, Fitosfingosine, Vitamine E.

Fase 4: si applicano creme disarrossanti/lenitive contenenti Vitis Vinifera, Acido Glicirretico, Pantenolo, Fitosfingosine,

Vitamina E.

 

Uso di creme emollienti/ricostruttive e disarrossanti/lenitive

Le creme emollienti/ricostruttive (fase 3) e quelle disarrossanti/lenitive (fase 4) si applicano contemporaneamente  sulla cute mettendo sul polpastrello delle dita un po’ di una e un po’ dell’altra crema.

Nelle fasi di benessere queste crema vanno applicate due volte al giorno e immediatamente dopo il bagno con la pelle ancora umida.

Appena si vede che la situazione sta peggiorando queste creme vanno applicate tre volte al giorno assieme a creme che contengono cortisone (queste ultime solo sulle lesioni e fino alla scomparsa delle stesse). In fase acuta non si devono usare creme emollienti senza utilizzare contemporaneamente quelle contenenti il cortisone, pena un aggravamento del rossore e del prurito!

 

Creme grasse e creme magre: quando usarle?                                                        

Le creme possono essere in formulazione magra (olio in acqua) o in formulazione grassa (acqua in olio). Le creme grasse vanno usate nelle stagioni fredde quando la pelle è più secca, le magre nelle stagioni calde. Durante le riacutizzazioni, soprattutto se è la prima volta che si utilizza questa strategia a 4 fasi, è consigliato utilizzare le creme magre, che favoriscono l’efficacia delle creme contenenti cortisone o sostanze immunosoppressive. E’ normale che l‘impiego delle sole creme emollienti grasse nella fase acuta determino un aggravamento dei sintomi.

Per vedere un filmato su  che cosa fare in pratica utilizzate il seguente link

 

Evoluzione nel tempo della dermatite atopica.                                                         

La dermatite atopica può persistere per molto tempo, con fasi di relativo benessere alternate a fasi di riacutizzazione più o meno gravi, che possono richiedere l’impiego di creme al cortisone o di altre creme contenenti inibitori della calcineurina ad azione antinfiammatoria .

L’applicazione della “Strategia a 4 fasi contro la dermatite atopica”, determina l’allungamento delle fasi di benessere e l’attenuazione delle riacutizzazioni nel paziente con dermatite atopica (figura 4) ed in sostanza una ridotta necessità di dover ricorrere al cortisone.

 

Importanza di curare e controllare la dermatite atopica dai primi mesi di vita del bambino.

Mettere sotto controllo la malattia sin dai primi mesi di vita è di estrema importanza  perché la dermatite induce un prurito intenso che non si attenua con l’uso degli antistaminici ma solo con l’impiego delle creme prima descritte. Se il bambino piccolo ha prurito avrà un sonno disturbato e caratterizzato da continui risvegli. Poiché il cervello si sviluppa soprattutto nei primi 3 anni di vita e principalmente nelle ore notturne questi risvegli continui possono comprometterne lo sviluppo e associarsi a disturbi del comportamento negli anni successivi.

Per vedere un webinar sui “trucchi del mestiere” nella gestione della dermatite atopica utilizzate il seguente link.

 

 

 

 

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